2 Gennaio
La forma più vera di compassione, l’unico momento in cui siamo veri è quando partecipiamo al dolore di chi soffre e di chi incontra la morte.
Chi ci lascia può smettere di lottare, trovare pace e risposte a quelle domande e quei misteri che ci accompagnano per tutta la vita.
E’ normale provare disagio davanti a queste parole, voler distogliere lo sguardo, ma possiamo aggrapparci proprio a tutta quella vita vissuta nell'evidenza dei nostri legami più forti, della pienezza di ciò che quei legami hanno generato, quegli stessi legami che fatichiamo così tanto a lasciare sciogliere.
Fra mille sforzi che facciamo durante il nostro viaggio l’unico che avrebbe sicuramente un senso sarebbe vivere tutto con passione ingorda, folle, ricordando sempre e comunque di dialogare sommessamente con la morte, ciò che ora stiamo facendo insieme.
Del resto, di chi lasciamo e porta il peso più greve, avranno cura coloro i quali restano e conoscono la fatica di battersi per quell’ideale ogni singolo giorno.
Per Renato ed Ilaria
e Paolo, Pino, Agnese, Laura e me stesso,
perché siamo tanti a portare quel peso...