Canzone per un amico

E' inutile.
Non riesco a scrivere altro su questo grande artista.
C'è magia nelle sue parole e nelle sue immagini, mista ad eleganza sontuosa che riempie i suoi concerti, percorsi che somigliano ad un viaggio.
Poi c'è la poesia, la evanescente, fragile, spigolosa capacità di raccontare per immagini della mente e scenari surreali del cuore.

E' forse per questo che tu Roberto hai legato a De Gregori un ricordo così dolce e struggente della tua adolescenza come l'immagine di tuo fratello Luciano.
Mi ha sempre colpito il modo in cui parli di lui, il fatto che hai legato il suo ricordo alla musica che lui amava.
La sua musica è diventata, con fatica, la tua benedizione.
Si è trasformata nella colonna sonora della tua vita.
Sai perchè dico benedizione, perchè la musica è sempre attorno, dentro, sopra, dentro di noi.
E' come l'aria che respiriamo, l'essenza del nostro senso di essere... qui.... ed ora...
Basta parole, lasciamo che sia lei, la musica di Francesco, di questo poeta schivo, burbero ma gentile a riportare Luciano ogni giorno nella tua vita, perchè questa musica vale più di un banale discorso, più di un frettoloso ricordo e percorre quel filo sottile ma impossibile da spezzare che ti lega a lui.
A lui, questo filo e questa musica ti riporteranno sempre, passando da dove le parole non servono.
Sono felice di avere condiviso con te quella serata e tutta quella musica e di averti parlato questa unica volta di tuo fratello perchè ho un pudore malcelato, una incapacità ad affrontare il dolore delle persone quindi spesso taccio e fingo di non vedere la dignità con cui quelli come te riescono ad accettare la sorte, per amara e crudele essa sia...
