11.03 Fre al FNB
Ieri sera ho peccato di ingordigia.
Mi sono avventato sul buffet del Friday e non sazio su di una emozionante chiacchierata con Francesco Fre Monti.
Lui mi ha invitato a sedermi al suo tavolo a cena ed io, senza pudore, mi sono "portato via" una lunga chiacchierata con lui.
Francesco è una persona, prima che un musicista, di grande eleganza.
L’eleganza di cui parlo io non è tanto legata all’aspetto quando alla sostanza dell’ invisibile.
Francesco è in musica ciò che probabilmente è nella vita, col quel suo garbo, la sua mitezza determinata, il rispetto verso sé stesso, verso il pubblico, verso la musica ma col cuore ed il feeling che mette suonando e cantando.
Così mentre più tardi lo ascoltavo ho trovato proprio in quella calda eleganza la sua cifra.
Eleganza e rigore per la tecnica, poi cuore e fantasia.
Un Musicista dovrebbe avere ben chiara questa triade, probabilmente ogni Artista , in senso più lato.
La cosa però che mi porto a casa come un ricordo prezioso da questa serata Friday è quel discorso di padri e figli legati dall’amore per la musica, di fili sottili tesi su di un palco, invisibili ma fortissimi, resistenti al tempo ed agli accadimenti.
Fili, forse corde armoniche che vibrano, sulle quali Fre con la sua chitarra ed il Maestro Lele Monti al basso e Daniele alla fisarmonica mi hanno fatto camminare ad occhi chiusi, sospeso su tutto questo grande mare di tutto e di niente.
Grazie a voi, a presto Fre.
P.s.
Una volta qualcuno ha detto con l’inglese è facile, con l’italiano chissà, bene io ti dico che il tuo pezzo migliore ieri notte è stato “In viaggio", lì c’è il Fre di domani, complimenti.
