Lei & un diario.
28/12. Ormai ci siamo. Manca poco più di una settimana alla tua partenza. In questi ultimi giorni non ho scritto nulla per mantenere l'equilibrio precario che sta mutando sotto i miei piedi ogni minuto. Rassegnazione, accettazione, rabbia , mutismo, speranza, panico, non accettazione. Tutto è sparato al massimo, ogni sensazione, ogni emozione è così forte da lasciarmi intontito, in preda, a volte, a qualcosa di simile ad un coma emotivo. È arrivata una foto di Laura, la tua “sorella” dei prossimi mesi. Vederla mi ha dato sollievo; è un’altra te, una ragazza brasiliana della tua età. Sapere che avrai vicino in famiglia una persona con emozioni, gioie , pensieri e sofferenze simili alle tue mi ha rincuorato. Ma più di tutto mi risuonano ancora nella mente le parole di Nicola. L’ho scritto, gli amici sono una benedizione, una vera medicina. Per te il viaggio, mi ha detto, è stato la molla di un grande cambiamento, di una presa di coscienza importante che ti ha fatto godere di un anno straordinario. Vuoi forse privare Laura di una esperienza simile se non ancora più importante ? No, non lo voglio, Laura. Per te e tua sorella vorrei sempre il meglio, vorrei tutto; lo vorrei così tanto da privarmi persino della tua presenza per poter partecipare alla costruzione di una donna più forte, consapevole , che si basti e non soffra dei limiti che ho vissuto io nella mia storia. Ti abbraccio forte, ovunque tu sia.