Passi e cadute.
Ci sono due diverse situazioni che si ripetono spesso nei miei giorni. A volte guardo le mie foto, mi sembrano carine, abbastanza oneste, mi emozionano anche un pò perchè spesso raccontano momenti intensi della mia vita, emozioni che provo da dietro il mirino fotografando le cose e le situazioni che hanno qualcosa da raccontarmi. Altre volte invece le guardo e mi paiono orrende, presuntuose, arroganti. Vogliono fare le dive, farsi grandi, almeno nelle intenzioni, in un mondo di immagini davvero importanti scattate da gente che si nutre di estetica fotografica, autori, sperimentazione e lavorano da fotografo da 20, 30, 40 anni. Ed io? E loro, le mie fotine? Cosa stiamo lì a dire? Raccontiamo, quello che possiamo e come possiamo, ma mi sorprende che ci si provi sempre, io e loro, senza mollare quasi mai, fra cadute e tentativi di rialzarsi.
Questa storia della musica è complessa ma è una palestra importante. Ci nuoto dentro cercando di trovare il mio stile, seguendo dei ragionamenti, osservando ed identificando i punti salienti di un mio linguaggio che finisco per pugnalare alle spalle appena ha sputato fuori il primo bla bla bla… La Gallery del Friday Night Blues quest’anno è il classico salto nel buio in cui finisci per credere ciecamente pur sapendo che rischi di romperti l’osso del collo. Vediamo, sperando almeno di farlo con stile...