01.11.17
Ritorno da Auschwitz. Come promisi, con le mie figlie.. Ho compiuto ciò che sentivo come un dovere. Per loro forse sarà l’inizio di un viaggio dentro una lunga serie di domande ostiche perché prive di risposte semplici e rassicuranti. Io ora invece mi sento libero di proseguire da solo. Me ne farò certamente altre di domande dopo avere trovato, per strada, alcune risposte. Questa volta porterò con me da qui un incommensurabile ed indescrivibile silenzio. È il silenzio che regna su Auschwitz e Birkenau, un silenzio che nessuna fotografia e nessuna storia potrà mai raccontare. Disturbato solo dal verso dei corvi e dal mormorio del vento gelido che spira indifferente da nord.