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Chiaro # 3

Ci vuole pazienza ed ascolto.

Poi?

Poi cosa fai?

Stamattina sono uscito di casa ed entrato nella vita reale, quella della strada e la prima persona che ho incontrato è stato proprio lui, il negazionista.

Stando ad un metro, anche con la mascherina, distanziato ed in fila all'ASL per un prelievo di sangue, ho capito.

Ho compreso la genetica del negazionista italiano, che è diverso da quello americano o inglese.

Il negazionista italiano è un deluso dalla politica, un cinico disincantato che usa come parola d'ordine "sono tutti uguali, rubano tutti" e "tanto non serve a niente, solo a far vendere giornali e spaventare la gente".

Il negazionista italiano è prima di tutto un qualunquista, uno pseudo realista, che sa che in quei 30.000 morti là "ci hanno messo dentro tutto, tumori, infarti e anche qualche drogato, sono sempre morte 30.000 persone, ogni anno".

Lo ascolto.

Mi sono imposto di ascoltarlo per cercare di capire.

"Perché al governo serve la paura, perché intanto rubano, hai visto che si sono presi tutti i 600 euro (il negazionista non va tanto per il sottile, governo o opposizione sono uguali) intanto noi siamo qui con la mascherina in fila per un prelievo ma i neri girano ad infettarci tutti e loro la mascherina nessuno gliela fa mettere... "

Ho cercato di ascoltare un negazionista ed ho capito che in Italia è, spesso, solo un volgare qualunquista, uno di quegli scettici" furbissimi" che sa la Verità, ma che però crede solo ciecamente agli slogan, tipo" prima gli italiani".

La verità è roba molto complessa, io ci ho messo buona volontà, mi sono predisposto per farmi venire dubbi, ho ascoltato, ma ho solo incontrato ignoranza, grettezza, egoismo ed un pizzico di paura.

In lui, dietro quel macismo da macchietta che vedo anche in certi uomini e donne d'affari che "così uccidiamo solo l'economia", ma anche in me che davanti a tanta becera ignoranza e protervia, comincio a perdere la speranza ed inizio ad essere cattivo...





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